La storia di Palazzo Capece

Lungo Corso Umberto a Caivano, parte dell’antica Via Regia che collegava Napoli con la Reggia di Caserta, si erge Palazzo Capece. Una struttura architettonica che ancora oggi conserva i tratti essenziali dei palazzi tipici dell’Ottocento, quando ancora prima diventare proprietà della famiglia Capece il Palazzo era una Stazione di Posta. All’epoca le spedizioni, così come le persone, viaggiavano tramite le carrozze e per garantire efficienza e velocità del trasporto le stazioni di posta (situate a circa 8km l’una dall’altra) offrivano un indispensabile supporto per il viaggio, dando la possibilità di cambiare cavalli e postiglioni, in modo che mantenessero un’andatura elevata per l’intera durata del tragitto. Le stazioni di posta erano strutturate con più edifici, che ospitavano scuderie per cavalli, rimesse per le diligenze, botteghe dei maniscalchi, locande per il ristoro delle persone.

È nel 1897 che la Stazione di Posta viene rilevata dalla famiglia napoletana dei Capece, l’artefice è Maria Libertini (1848-1921), rimasta per due volte vedova dopo la morte di Giorgio Capece (1826-1872) e Giuseppe Capece (1853-1888). Proprio grazie all’eredità derivata dai suoi matrimoni, Maria Libertini rileva un complesso di palazzi con un giardino immenso, che ovviamente nel tempo hanno subìto delle modifiche sostanziali, e fonda prima Palazzo Capece poi la Cappella Capece (1899), progettata dall’ingegnere Vincenzo Russo e situata nel cimitero di Caivano.

Dopo la morte di Maria Libertini ad ereditare Palazzo Capece è prima Pietro Capece (1881-1956) e successivamente Giuseppe Capece (1907-1986), marito di Nora Cafaro (1908-1996), figlia del Cavaliere Alessandro Cafaro, sindaco e primo podestà di Caivano. Dal loro matrimonio nascono quattro figli: Elvira, Alessandro, Bianca e Pietro. Ad ereditare il palazzo sono stati i due figli maschi Alessandro e Pietro, quest’ultimo conosciuto a Caivano come Dottor Capece, ha rilevato l’intera struttura e attualmente Palazzo Capece è abitato dagli stessi eredi.

Palazzo Capace nel corso di questi anni ha subìto alcune modifiche legate alla ristrutturazione dei locali, favorendo una maggiore solidità all’intero palazzo, che ancora oggi conserva la preziosa eredità delle persone che lo hanno abitato. Non solo elementi riconducibili al passato da stazione di posta, ma anche una quantità enorme di oggettistica, preziosi, manufatti, statue, quadri e arnesi. Negli ultimi 50 anni è stato Pietro Capece, in particolar modo, ad arricchire Palazzo Capece grazie alla sua passione per l’arte, ed è proprio grazie anche lui se oggi il Palazzo può vantare una galleria con innumerevoli oggetti di pregio storico e artistico.

Oggi Palazzo Capece è un complesso di 3500 mq, che si sta rinnovando per potenziare i propri spazi dislocati su più livelli. Può ospitare ogni tipologia di eventi: convegni, manifestazioni culturali, rappresentazioni storico-teatrali, concerti, feste private. Una parte della struttura sarà dedicata anche alla realizzazione di experience per persone che visitano per la prima volta Napoli e Caivano.